Intervento di

Iperidrosi

logo-dr-dario-dangelo-05.png

Cos'è

Vai alla sezione >

logo-dr-dario-dangelo-06.png

Intervento

logo-dr-dario-dangelo-07.png

Post Operatorio

Cos'è l' Iperidrosi?

La sudorazione è una funzione del tutto naturale, tuttavia può diventare motivo di grosso disagio se si manifesta in maniera abbondante e difficile da controllare. Si parla, in questo caso, di sudorazione eccessiva o iperidrosi, una problematica che riguarda 2% della popolazione.

L’iperidrosi è quindi la sudorazione eccessiva, fenomeno imbarazzante e scomodo che non conosce stagionalità e non è necessariamente legata alla temperatura dell’ambiente, colpisce prevalentemente alcune aree circoscritte del corpo come le ascelle, il palmo delle mani, o le piante dei piedi.

Informazioni

L’eccessiva sudorazione associata al cattivo odore causato dalla proliferazione dei batteri presenti normalmente nella cute, può generare, nelle persone che ne soffrono, imbarazzo ed ansia, minando la sicurezza e l’autostima.

A seconda della causa che determina l’aumento della sudorazione, distinguiamo due forme di iperidrosi:

  • una forma idiopatica (senza causa specifica).
  • una forma secondaria a condizioni patologiche (patologie psichiatriche, ipertiroidismo, disfunzioni endocrine, tumori maligni ecc.)

L’iperidrosi idiopatica è più frequente rispetto al tipo secondario e, sebbene possa coinvolgere vaste aree corporee, interessa maggiormente alcune zone:

  • L’iperidrosi ascellare è il tipo più comune d’iperidrosi idiopatica ed è clinicamente caratterizzata da ipersudorazione della zona ascelle.
  • L’iperidrosi mani o palmare si caratterizza per il colorito eritematoso del palmo delle mani, che si presentano umide e fredde al tatto, in seguito all’evaporazione del sudore, edematose e talvolta con epidermide macerata. 
  • L’iperidrosi piedi o plantare interessa la pianta dei piedi che appare livida con l’epidermide giallastra. Le persone che ne soffrono possono lamentare dolore, disagio anche in seguito a brevi passeggiate.

 

Trattamento

La soluzione a questa delicata problematica viene oggi raggiunta in modo efficace grazie ad un trattamento non invasivo. Basta infatti una seduta di infiltrazione, nella zona interessata, di tossina botulinica per provocare la disattivazione delle ghiandole sudoripare e la conseguente cessazione dell’iperidrosi. Il trattamento consiste nell’infiltrazione superficiale di tossina botulinica attraverso un sottilissimo ago nelle aree da trattare. Le infiltrazioni sono localizzate esattamente dove si manifesta il problema e la versatilità del metodo ne consente l’applicazione anche in regioni delicate, come il viso o le mani. La seduta, dura dai 15 ai 30 minuti senza anestesia (o al massimo con un anestetico locale) e senza traumi. Gli effetti saranno apprezzabili entro la prima settimana, per avere un effetto massimo a distanza di un mese. Il trattamento con la tossina botulinica dura circa 6 mesi, poi va ripetuto.

Post trattamento

È un trattamento relativamente indolore, al termine del quale è possibile subito riprendere tutte le attività normalmente svolte con un rientro al sociale immediato. Solo nelle forme palmari e plantari, in cui viene effettuata un’anestesia tronculare, può esitare una ipoestesia nella zona trattata per alcune ore.